Gli studi condotti dalle agenzie di rating europee hanno messo in luce che il 10,40% delle PMI rischia di fallire.
Le ragioni non sono da ricondurre alla sola pandemia ma a tutta una serie di circostanze che riguardano la gestione delle risorse aziendali e la crisis management.
Ecco perché si rende necessaria una strategia di crescita che permetta di fronteggiare con successo i momenti più critici.
L’Importanza di un Piano di Gestione della Crisi
Il Italia circa il 90% delle imprese vanta meno di 10 dipendenti o registra un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro.
Questi dati dovrebbero essere sufficienti per comprendere che servono manovre urgenti in soccorso delle PMI.
In un contesto economico fragile infatti le PMI si ritrovano ad operare con una limitata capitalizzazione, oltre che con un forte accesso al credito. Queste imprese avvertono forti pressioni dovute alle uscite di cassa, alla riduzione del fatturato e all’incertezza legislativa.
Gli imprenditori si sentono paralizzati dalla paura di perdere tutto quello che è stato costruito in anni di sacrifici e dall’incapacità di assumere decisione consapevoli, proprio per la mancanza di un efficace piano di gestione economico finanziario che stabilisca a chi destinare le risorse prioritarie.
Le PMI devono dunque agire senza esitazione per scongiurare ripercussioni finanziarie catastrofiche. Simulazioni, test di rischio sui conti e rendiconti si rivelano fondamentali per prendere decisioni strategiche e impostare un piano di gestione della crisi.
Tutti dovrebbero lavorare per migliorare e ottimizzare il processo di crisis management, ovvero quell’insieme di pratiche attraverso cui un’azienda o un’organizzazione affronta un’evento critico o un imprevisto che la minacciano.
Questo vale non solo per contrastare l’emergenza sanitaria in corso ma per superare con successo qualsiasi situazione futura che possa portare ad un blocco forzato della produzione e quindi ad una riduzione dei ricavi.
Come Pianificare Strategie di Crescita delle PMI
Come prima cosa le PMI devono dotarsi di strumenti adeguati e allert che permettano di anticipare in tempo utile la crisi aziendale, in modo da adottare tutti i necessari provvedimenti del caso per evitarla.
Vero è che certe situazioni non possono essere previsti, ma di contro è possibile agire sulle criticità interne aziendali come ad esempio la gestione finanziaria, dei flussi di magazzino, i costi per gli investimenti ecc.
Analisi dei ricavi, stima dei costi, spese per il personale o margini di contribuzione, sono solo alcuni degli indicatori da prendere in considerazione per lasciarsi alle spalle scenari difficili.
A questo riguardo sono ancora troppe le aziende che adottano soluzioni obsolete e inadeguate, come semplici file excel, che non sono in grado di elaborare previsioni attendibili.
La buona notizia è che oggi esistono piattaforme online che sfruttano l’intelligenza artificiale e che consentono di avere sempre sotto controllo i numeri aziendali, costantemente aggiornati e classificati.
Il supporto di consulenti con esperienza specifica, inoltre, è molto importante per scegliere nuovi modelli di business finalizzati alla riduzione degli sprechi e che mirano alla crescita aziendale nel breve e lungo termine.
L’attuale scenario, per quanto complicato, presenta margini di crescita, a patto che le PMI riescano a prendere il controllo delle proprie risorse.