Detraibilità costi pubblicità e spese di rappresentanza per imprenditori e professionisti

Visto le recenti questioni sulle spese pubblicitarie e di rappresentanza, il governo ha ritenuto opportuno specificare con chiarezza le differenze fra i costi pubblicitari e le spese di rappresentanza. Le spese di rappresentanza e le spese di pubblicità sono due cose ben distinte ed è importante notare le discrepanze fra questi due tipi di spesa in modo da non confonderle.

Ogni attività o azienda necessita di capire quali sono le principali differenze tra le spese di rappresentanza e le spese pubblicitarie, non solo per motivi legali ma anche per promuovere la propria impresa al meglio.

Considerando gli ultimi riferimenti normativi su questo argomento, le spese di pubblicità sono deducibili quando effettivamente vengono effettuate, mentre le spese di rappresentanza sono deducibili nel periodo d’imposta di sostenimento per l’azienda in questione.

Spese di rappresentanza e spese di pubblicità

La principale differenza fra le spese di rappresentanza e le spese di pubblicità riguarda la tipologia di spesa, ovvero le spese di rappresentanza sono quelle affrontate per accrescere l’immagine e il prestigio della società mentre le spese di pubblicità sono destinate alla realizzazione di iniziative che promuovono prodotti, marchi o servizi.

Per quanto riguarda le principali differenze tra spese di rappresentanza e pubblicità ha messo voce anche la Corte di Cassazione. Nello specifico, la corte di cassazione ha cercato di differenziare i due tipi di spesa in base ai loro obiettivi differenti.

La cassazione specifica lo stesso concetto puntualizzato in precedenza, ovvero che le spese di rappresentanza riguardano i costi sostenuti per migliorare l’immagine della società mentre le spese di pubblicità riguardano la propaganda di iniziative per la pubblicità di prodotti, marchi e servizi. Questo risulta utile per incrementare le vendite e, allo stesso tempo, per creare un’immagine che possa promuovere al meglio le attività dell’azienda.

Spese per le operazioni di sponsorizzazione

Sostanzialmente, quando il contribuente offre una prova reale che il fine dell’operazione di sponsorizzazione è quello dell’incremento del reddito dell’impresa, tali spese possono considerarsi spese di pubblicità.

Tuttavia, quando un’impresa intende far rientrare nelle spese di pubblicità investimenti relativi ad un’attività di sponsorizzazione per pubblicizzazione all’estero, l’impresa stessa necessita di provare che tale operazione è svolta al fine di pubblicizzare l’attività aziendale al di fuori dei territori nazionali per ampliare la rete dei clienti.

Detto questo, per ogni azienda è importante saper distinguere fra le spese di pubblicità (sia in Italia che all’estero) e le spese di rappresentanza, in modo da poter investire al modo giusto le proprie entrate e pubblicizzare l’azienda correttamente, senza avere eventuali disguidi legali.

Nel caso non si specifichi (o semplicemente non si sappia) quali sono i tipi di spese da effettuare per promuovere la propria attività, si rischia di cadere in eventuali disguidi legali (o scarse strategie di promozioni aziendali) ed è per questo che è ritenuto fondamentale conoscere approfonditamente i due tipi di spese in questione.