Negli ultimi tempi si è sentito spesso parlare di voucher per l’internazionalizzazione MISE. Ma di che cosa si tratta? I voucher internazionalizzazione consistono in voucher del valore di 10mila euro come contributo a fondo perduto per le PMI che vogliono sviluppare la loro presenza anche oltre i confini dell’Italia. In sostanza, si tratta di un incentivo che è pensato per permettere alle piccole e medie imprese di svilupparsi e di estendersi anche all’estero, grazie ad una figura specializzata che assume il nome di Temporary Export Manager e che è nota anche con l’acronimo TEM.
Le domande di voucher internazionalizzazione sono compilate online e sono predisposte di anno in anno, e devono essere inviate – in genere sempre online e per mezzo di firma digitale – secondo le procedure descritte dal bando dell’anno di riferimento.
Voucher internazionalizzazione: come funzionano e a chi spettano
I voucher internazionalizzazione MISE quindi sono contributi a fondo perduto, che sono concessi dallo Stato Italiano per tutte le piccole e medie imprese che vogliano allargare i loro affari anche fuori dai confini italiani e cominciare ad avventurarsi nei mercati esteri.
Ovviamente possono avere accesso ai voucher internazionalizzazione solamente le piccole e medie imprese che siano dotate dei requisiti che la legge richiede, e che devono inviare la domanda online al MISE.
Il cofinanziamento per accedere ai voucher internazionalizzazione che viene richiesto all’impresa è di 3mila euro, per cui il costo che l’azienda sostiene è di 13mila euro totali. A questo punto l’azienda non deve fare altro che attendere che la domanda venga accettata e, se ciò avviene, deve rivolgersi ad una delle società fornitrici che sono contenute nell’elenco del MISE e avvalersi di un TEM per almeno sei mesi.
La figura del TEM è fondamentale: si tratta di colui che ha il compito di inserirsi, per il termine minimo di sei mesi, nella struttura della piccola e media impresa e studiare, progettare dei programmi di sviluppo della PMI per i mercati stranieri.
Ma quali PMI hanno diritto ai voucher internazionalizzazione? Pur ripetendo che di anno in anno il bando può chiedere diverse caratteristiche, in genere i possibili beneficiari dei voucher internazionalizzazione sono:
- micro, piccole e medie imprese, cioè le PMI, qualunque forma giuridica abbiano
- le reti di imprese fra PMI con minimo 500mila euro di fatturato nell’ultimo esercizio contabile
- le start up senza il vincolo di fatturato sopra visto.
Non possono invece partecipare:
- imprese individuali
- società di persone
- società di professionisti (se non hanno forma di società di capitali o cooperativa).
Le tipologie di voucher internazionalizzazione
Possiamo distinguere diversi tipi di voucher internazionalizzazione sulla base dell’ultimo bando, quello 2018.
Innanzitutto ci sono i voucher early stage, a fronte di un contratto di servizio di minimo 13mila euro IVA inclusa. Il voucher è di 8mila euro per coloro che hanno partecipato anche al bando dell’anno prima.
I voucher Advanced State sono da 15mila euro a fronte di un contratto di servizio da 25mila euro ICA inclusa e hanno un contratto di servizio di minimo 12 mesi.