VISTI USA, PARLIAMO DELL’E2 PER INVESTITORI

Devi investire negli Stati Uniti e hai sentito parlare del visto E2? Vediamo di cosa si tratta.

Questa tipologia di visto è rilasciata dall’ambasciata americana in Italia e permette di essere legalmente presente negli Stati Uniti.

Un visto E2 si può ottenere anche presso un consolato fuori gli Stati Uniti o facendo un cambio di stato del proprio visto in E2 quando si è già in loco, ad esempio cambiando il tipo di status da turista o studente a quello di imprenditore. Molte persone scelgono questa procedura per la velocità con cui viene elaborato, circa 15 giorni, mentre il percorso consolare può essere più lungo. Se si cambia lo stato in E2, una volta lasciati gli Stati Uniti, bisognerà ottenere il visto dal consolato americano all’estero.

L’ottenimento del visto E2 consente l’ingresso negli Stati Uniti a chi gestisce un’attività in questo paese e permette la flessibilità di viaggiare in America.

Rispetto alla procedura di richiesta di ottenimento di altri visti, quella riguardante l’e2 è molto semplice ma bisogna prendere in considerazione svariati elementi, dalle caratteristiche della società da aprire al tipo di investimento da effettuare. Per preparare una richiesta di visto E2 bisogna avere una concreta possibilità di riuscita, pianificando l’investimento in maniera oculata. In precedenza, il viso E2 era tra i più facili da strutturare perché era basato principalmente sull’investimento oggettivo, oggi si prendono in conto altre valutazioni di tipo soggettivo che rendono la pratica più delicata. Per la compilazione di quest’ultima ci si può anche rivolgere ad un esperto competente in materia che, con una consulenza ed una spesa adeguata, affronterà la procedura; a tal proposito, sarebbe opportuno avvalersi della collaborazione di intermediari precisi ed esperti. Estremamente semplice e rapido risulta conseguire il visto e2 con i consulenti di aziendainusa.com.

Il visto è del tipo non-immigrante, infatti consente di lavorare e vivere negli Stati Uniti, investendo in un business del paese senza necessariamente avere la residenza straniera. Con il suo rilascio si accetta di lasciare il paese nel caso in cui termini l’attività per la quale lo stesso era stato ottenuto. Coloro che richiedono il visto E2 devono risiedere in uno dei paesi che hanno stretto accordi istituzionali e commerciali con gli Usa ed essere impegnati in prima persona.

Per aprire un’attività o costituire una società negli Stati Uniti, è necessario un investimento considerevole, durevole, che dimostri che l’imprenditore possa sostenersi per un certo numero di anni svolgendo la propria attività. La legge americana stabilisce che l’investimento debba essere importante ma non specifica la cifra che deve essere investita; pertanto, la decisione di concedere il visto E2 dipende dalle circostanze specifiche. Per un investimento vengono accettati fondi depositati su un conto bancario societario tracciabili e prestiti garantiti da beni personali, come l’ipoteca su un proprio immobile.

Di solito il visto E2 non è concesso a chi presenta soltanto un business plan, ma l’ambasciata americana a Roma richiede documenti che attestino l’investimento. Un visto E2 può essere concesso anche con un basso investimento, se si dimostra che l’attività commerciale è fattibile e non procura redditi irrisori.

La durata di tale visto, è variabile da due a cinque anni e consente al coniuge o ai figli conviventi di effettuare il ricongiungimento. Non vi sono limiti nel rinnovo del visto E2 che si possono ottenere ma bisogna dimostrare che la società sia produttiva.

Consente inoltre di ottenere un’autorizzazione al lavoro per i propri figli non sposati con età inferiore a 21 anni, o nel caso in cui essi siano in età scolare, di poter frequentare le scuole dello stato in cui si intende iniziare la nuova impresa.

Il visto E2 non serve per ottenere la cittadinanza americana, a meno che l’azienda non si espanda e raggiunga i requisiti del visto EB-5, la cosiddetta Green Card.

COME OTTENERE IL VISTO E2

Come precedentemente descritto, per trasferirsi negli Usa in seguito all’inizio di un’attività, occorre procurarsi il visto E2. È necessario che il richiedente del visto abbia il controllo diretto dell’impresa, cioè almeno il 50% delle partecipazioni societarie.

Per l’ottenimento del visto E2 verranno prese inconsiderazione diverse competenze come l’esperienza nel settore. Per una società start-up, l’investimento deve essere abbastanza considerevole per poter avviare l’attività. Ovviamente l’investimento è variabile ma deve essere sufficiente per poter capitalizzare un’impresa.

I dipendenti di un’azienda ai quali è stato già accordato lo status E2, possono ottenere il visto E2, ma devono avere la stessa nazionalità dei soci di maggioranza di un’azienda e possedere competenze necessarie all’impresa nascente. Il richiedente il visto E2 deve dimostrare che è in possesso di qualifiche speciali e ha l’onere di stabilire il periodo in cui tali competenze risulteranno necessarie.

Dopo aver verificato i presupposti per ottenere il visto E2, l’investitore presenta il business plan che copre cinque anni di attività, raccogliendo tutti i documenti necessari per dimostrare gli investimenti già in essere in America con risorse provenienti dall’Italia. Quest’ultimo è un punto fondamentale: il piano di investimento non si può basare solo sul capitale circolante e sui flussi di cassa ma bisogna provare che provenga dall’Italia.

Il primo passo da fare per ottenere il visto E2 è quello di compilare il modulo DS-160 on line, creando un account sul sito Web della ambasciata americana in Italia per poter pagare le tasse previste per detto visto. Occorre poi inviare una mail al sito dell’ambasciata americana con tutti i documenti previsti (incluso il business plan) consultabili sul sito dell’ambasciata Usa .

Una volta espletate queste procedure, l’ambasciata provvederà ad avvertire il richiedente con la convocazione presso i propri uffici governativi a Roma per la presentazione del progetto e le motivazioni della scelta di entrare negli Stati Uniti con il visto E2.

Dopo il colloquio presso l’ambasciata degli Stati Uniti a Roma, nel caso in cui non ci siano motivi ostativi al rilascio del visto, lo stesso sarà inviato al richiedente, nel giro di 3/5 giorni lavorativi, di fatto autorizzandolo allo status di investitore e completare così il suo processo di internazionalizzazione delle imprese.

Importante durante il procedimento di richiesta è non fare errori perché ciò potrebbe portare in seguito ad avere grandissime difficoltà; in alcuni casi ci si potrebbe veder negati questo tipo di autorizzazione anche nelle successive presentazioni.