Riduzione e prevenzione del rischio nei cantieri di scavo

Le sedi di scavo, come tutti i cantieri e i luoghi di lavoro, sono sottoposte a specifiche regolamentazioni per la riduzione dei rischi all’ambiente, agli edifici e ai lavoratori.

Vediamo insieme quali sono gli aspetti a cui fare estrema attenzione, prendendo ispirazione dal completo documento redatto dal dipartimento di Ingegneria Civile Edile Ambientale dell’Università di Napoli Federico II tra il 2014 e il 2016, che è da quel momento utilizzato come materiale di studio dai giovani ingegneri che presto faranno parte del mondo del lavoro.

Ridurre i rischi

Il primo aspetto su cui gli autori dello studio si soffermano è la riduzione del rischio. I cantieri sono per loro natura ambienti di lavoro pericolosi, e non tutti i rischi possono essere arginati, nemmeno con i più sofisticati DPI e DPC sul mercato.

Particolare importanza la assumono quindi le procedure di organizzazione e ottimizzazione di spazi, materiali e macchinari, che permettono di sapere in anticipo quali sono le aree di lavoro più a rischio, per concentrare proprio lì i maggiori sforzi di arginamento di guasti, malfunzionamenti e danneggiamenti.

Le macchine di movimento terra

I cantieri di scavo sono davvero pieni di ogni tipo di macchine adibite al trasporto, alla movimentazione, al carico e allo scarico di materiali. Il personale che le utilizza deve essere pienamente e professionalmente formato, in modo da utilizzare questi strumenti nel pieno rispetto delle normative di sicurezza.

Ovviamente, a seconda del tipo specifico di scavo, sarà necessario dotare il cantiere degli appropriati dispositivi di protezione collettiva.

Dove si trova il cantiere di scavo?

Il materiale redatto si concentra poi sulla divisione in categorie degli scavi. Tutto dipende dalle finalità dello scavo e dall’ambiente in cui si interviene, perché ogni ambiente specifico ha bisogno di dispositivi e procedure di sicurezza altrettanto specifiche.

Come esempio classico viene preso uno scavo a sezione obbligata, cioè quelli che devono tenere conto di strutture, edifici ed infrastrutture nelle vicinanze, che non devono essere disturbate o messe in condizioni di scarsa sicurezza dallo scavo. Questo tipo di cantiere è particolarmente pericoloso perché si lavora in verticale, dove blocchi di terreno possono staccarsi dalle pareti, e c’è tipicamente un esiguo numero di vie di fuga facilmente raggiungibili.

C’è poi da considerare il rischio di accumulo d’acqua nello scavo, in seguito ad episodi di maltempo ovvero per condizioni ambientali legate alla presenza di eventuali falde sotterranee. DPI e sistemi di eliminazione delle acque o di controllo del loro livello sono indispensabili in queste circostanze.

Quando si lavora intorno ad altre strutture già attive è fondamentale conoscere l’esatta posizione di condutture di acqua e gas, che se perforate possono causare gravissimi incidenti. Se il cantiere di scavo verrà aperto nelle vicinanze di condotte di metano o combustibili sarà necessario dotarsi di strumenti di rilevazione dei gas nocivi per la salute o a rischio di esplosione.