Microspie, telecamere e GPS: quando e come è consentito usarle in ottemperanza alla privacy

I sistemi di sorveglianza rappresenta, GPS e microspie, rappresentano degli strumenti che permettono di tenere sotto controllo la situazione all’interno della propria ditta, ma occorre prestare attenzione ai limiti di utilizzo legati alla privacy dei dipendenti.
Ecco come questi possono essere sfruttati senza violare la legge.

I sistemi di sorveglianza e l’azienda, come sfruttarli

L’installazione di videocamere e microspie, secondo la normativa GDPR UE 2016/679 è vietata in quanto andrebbe a danneggiare il diritto di libertà dei lavoratori.
Ma dopo l’utilizzo svolto in una catena di market spagnoli, questa legge è stata modificata.
L’utilizzo di questi strumenti è consentito qualora il titolare dell’impresa abbia, come obiettivo, quello di tenere sotto controllo la situazione e proteggere i beni appartenenti all’impresa da eventuali furti e altre situazioni negative.
Occorre quindi considerare questo genere di situazione e concetto proprio per evitare che questi strumenti vengano usati in modo poco corretto.

Per Approfondire: Microspie: Cosa sono, come funzionano e come trovarle.

Localizzatori GPS e utilizzo sui veicoli

Il localizzatore GPS è un piccolo dispositivo che, grazie ad un’antenna, un processore ed un orologio, è in grado di calcolare la posizione rispetto ai satelliti che ruotano intorno alla Terra.
Il suo utiliizzo in campo lavorativo è, in realtà, utilissimo in contesti diversi. Infatti, tramite un GPS, si possono mantenere monitorati tutti i veicoli senza conducente o i beni aziendali, e verificare che stiano operando nel perimetro loro assegnato o, ancora, essere certi che non siano stati rubati.
Montato invece su una vettura o un furgone, il GPS consente di calcolare la percorrenza e la velocità di crociera per i veicoli della flotta aziendale, in modo tale da poter pianificare interventi e manutenzioni a tempo debito, ed in maniera adeguata.
Il vincolo è, naturalmente, non controllare gli spostamenti dei dipendenti con i mezzi aziendali, perché questa cosa non si può fare, ed i dipendenti sono tutelati dalla legge, così come nel caso di telecamere e microspie.

Per Approfondire: Cos’è e come funziona un localizzatore GPS.

Come funziona un GPS
Come funziona un GPS. Fonte: grechi.it

I sistemi e le zone dove possono essere posti

Questi strumenti per il controllo dei dipendenti devono essere installati nelle zone comuni, ovvero all’interno dell’impresa dove sono presenti i lavoratori ma non nei bagni, negli spogliatoi e nelle zone di relax.
Occorre quindi avere una mappatura completa della propria impresa affinché sia possibile installare questi strumenti e avere la sicurezza che questi non vengano utilizzati contro il titolare della stessa ditta.

Lavoratori e telecamere, l’accettazione della loro presenza

Prima dell’installazione, secondo quanto stabilito dalla legge, il datore di lavoro è tenuto a informare i suoi dipendenti dell’intenzione di installare tali strumenti all’interno della ditta.
In questo modo si ha l’occasione di prevenire delle potenziali controversie che possono danneggiare la ditta stessa.
Ciò significa che i lavoratori e i loro rappresentanti legati devono essere informati della presenza di questi strumenti affinché sia possibile ottenere il massimo risultato possibile, ovvero sorvegliare la ditta e prevenire ogni tipologia di problematica futura.

Le riprese come possono essere sfruttate

Le riprese devono essere sfruttate per uso professionale dall’imprenditore, ovvero per monitorare ciò che accade all’interno della sua ditta, così come prova in tribunale per licenziare un lavoratore che, magari, ha adottato un modo di fare tutt’altro che ottimale quando non lesivo delle proprietà aziendali.
Questo solo se la videoregistrazione oppure la conversazione vengono utilizzate come prove aggiuntive e non come principale e unica, poiché in questo caso la sua validità decade.