Fondi europei per aprire un canile

Contributi e finanziamenti per le associazioni di volontariato, inclusi i canili

L’eurodeputato Alain Hutchinson desidera ottenere a stretto giro una “Convenzione Europea per la protezione degli animali randagi”. Una prima Convenzione fu firmata il 13/11/1987 a Strasburgo. Qui gli stati membri riconobbero che l’uomo è moralmente obbligato ad avere pieno rispetto di qualsiasi essere vivente. Purtroppo non tutti hanno apposto la firma.

Il Consiglio Europeo avrebbe dovuto incontrasti con cadenza quinquennale per rettificare ed aggiornare il testo ma ciò non si è più verificato. Il randagismo, purtroppo, è un fenomeno in continua crescita, una piaga in tutto il territorio europeo. L’animale abbandonato non è in grado di procurarsi una quantità di cibo adeguata alla sua sopravvivenza e spesso muore di fame, di sete o vive di stenti.

Nel settembre 2006 il Commissario Kyprianou, aveva proposto una convenzione europea per discutere del problema ma non fu raggiunta la quota necessaria per l’approvazione. Purtroppo, inoltre, nei nuovi stati membri, Romania e Bulgaria, le crudeltà inflitte sugli animali randagi sono ben note a tutti.

I Consiglio d’Europa, il Parlamento e l’UE nel complesso dovranno organizzarsi per portare avanti una legislazione volta a proteggere gli animali randagi. A tal proposito Hutchinson ha intenzione di raccogliere un milione di firme al fine di presentare un nuovo progetto di legge al Parlamento Europeo per fare in modo che vi siano maggiori tutele per gli animali e fondi europei per finanziare i canili dove saranno ospitati.

La convenzione prevede lo stanziamento di un budget per:

  • l’organizzazione ed il finanziamento di un progetto che coinvolga l’intera Europa di TNR (cattura/sterilizzazione/rilascio) e di vaccinazione per i can randagi presenti in tutto il territorio del’Ue;
  • la realizzazione di rifugi conformi alle norme in vigore;
  • fondi europeri per l’apertura di questi canili, così da essere certi che gli animali vengano tenuti in condizioni confortevoli, ben nutriti ed adeguatamente curati;
  • sovvenzioni per il direttore di ciascun rifugio, così da essere certi che il ruolo sia svolto rispettando i requisiti minimi imposti dagli standard mondiali

Inoltre: vi saranno sanzioni pecuniarie per coloro che abbandoneranno o maltrattano gli animali, l’obbligo di identificare ciascun cane con un microchip.