Nel nostro ordinamento giuridico, come gli addetti ai lavori ben sanno, esiste una struttura basata su tre gradi di giudizio per le fattispecie processuali. Abbiamo quindi, a causa del forte retaggio del diritto romano, un ordinamento giuridico definito diritto continentale o, per dirla all’inglese, civil law, che si differenzia in maniera sostanziale dal cosiddetto common law di matrice anglosassone ed in vigore ad esempio in tutti i paesi del Commonwealth e negli Stati Uniti.
Una diretta conseguenza è l’istinto da parte di tutti i soggetti che sono parti attive a considerare questa struttura così rigidamente formalizzata l’unica in grado di risolvere le situazioni di conflitto tra le parti, dirimendo in modo sterilmente schematico tra chi ha torto e chi ha ragione. Queste ultime vengono viste solo come degli eventi patologici da “curare” attraverso strumenti rigidi e formali e con l’esclusivo intervento di soggetti professionali qualificati ad affrontare le procedure di un processo-giudizio.
Ci è però stato fornito uno spunto di riflessione dall’avvocato Giorgio Vaiana che offre consulenza nel suo studio legale a Napoli e che ci ha chiarito l’esistenza di strade alternative e molto più proficue rispetto a quanto sinora esposto.
Approfondiremo questo interessante tema, che offre degli innegabili vantaggi non solo ai privati cittadini ma anche alle Piccole e medie imprese – a questo link puoi trovare una dettagliata definizione per la loro classificazione – dopo aver definito la differenza tra l’assistenza legale di tipo giudiziale e quella stragiudiziale.
La procedura giudiziale classica
Qualsiasi conflitto tra diverse parti viene risolto nel nostro ordinamento affidando ad un giudice la valutazione della controversia e la decisione in merito. Si tratta della canonica via giudiziale che ha bisogno di una preparata competenza di tipo legale e di una assistenza fornita da professionisti del settore che hanno dei costi molto onerosi. Tutti gli elevati costi di un processo non sono gli unici suoi inconvenienti, dal momento che come ben sappiamo il nostro sistema giudiziario è oltremodo sovraccarico e le controversie rischiano di protrarsi per tempi lunghissimi, anche per anni, con un ulteriore danno arrecato ad entrambe le parti in causa. Esiste però un metodo, una strada praticabile in più di una occasione, che consente di risolvere le controversie in maniera più rapida attraverso strumenti di tutela alternativi previsti dal nostro legislatore ma dei quali non tutti sono a conoscenza, come chiariremo nei successivi paragrafi evidenziandone vantaggi e modalità di accesso.
La procedura stragiudiziale
Per un approccio più sereno alla giustizia ed alla risoluzione delle controversie è possibile ricorrere a degli strumenti più moderni, pratici ed agili come quelli offerti dalle procedure legali stragiudiziali. Tali attività non necessitano di dibattimento processuale né dell’intervento di un giudice, ma devono ovviamente essere esercitate nei termini e nei limiti fissati dalle norme di legge, un fattore che viene assicurato dal coinvolgimento di avvocati specializzati che, di concerto con le parti in causa, le aiutano a concludere il cosiddetto accordo stragiudiziale.
A supporto della procedura può anche essere richiesto, qualora necessario, il contributo di periti ed esperti tecnici terzi ed imparziali, la cui neutralità garantisce il rispetto dei diritti reciproci.
È sempre possibile ricorrere alla procedura stragiudiziale?
Il legislatore italiano ha stabilito dei casi ben precisi nei quali è possibile fare ricorso ad una procedura di tipo stragiudiziale: per fare un elenco non esaustivo di esempi, possiamo citare le conciliazioni con compagnie assicurative o di telecomunicazioni, le richieste di risarcimento danni oppure i dibattimenti che coinvolgono la Pubblica Amministrazione.
Sono strumenti a disposizione non dei soli singoli soggetti giuridici e privati cittadini, ma anche le realtà imprenditoriali possono accedervi, ed includono la conciliazione, l’arbitrato e la mediazione.
Definiti alla maniera anglosassone come ADR, ossia Alternate Dispute Resolution, sono metodi amichevoli di risoluzione molto snelli e che in due casi specifici risultano estremamente efficaci: ci riferiamo al recupero crediti ed all’assistenza per Responsabilità medica.
La procedura stragiudiziale per il recupero crediti
Prima di avviare la complessa via giudiziale per il recupero di un credito, con tutte le lungaggini che questa comporta, si può esperire spesso con successo la strada dell’accordo per via stragiudiziale. Molto spesso può essere sufficiente anche un semplice sollecito effettuato attraverso il proprio legale di riferimento tramite una raccomandata, con un buon esito che può anche passare attraverso una fase di trattativa tra i soggetti.
La procedura stragiudiziale per Responsabilità medica o malasanità
Il malaugurato caso in cui venga commesso un errore medico, che consista esso in una diagnosi errata o tardiva o in una prescrizione di terapia non adeguata ed altre fattispecie affini è molto peculiare all’interno del nostro ordinamento giuridico. Il caso di Responsabilità medica prevede infatti che sia obbligatorio esperire un preliminare tentativo di mediazione, con lo scopo di raggiungere l’accordo in fase stragiudiziale, e solo se tale compromesso non viene raggiunto si potrà procedere sia in sede civile che in sede penale.
La procedura stragiudiziale: altri casi di obbligo
Vige in realtà l’obbligo di tentare un accordo in via stragiudiziale anche nelle fattispecie che coinvolgono i diritti dei condomini, i diritti reali o le successioni ereditarie, per le quali si fa ricorso alla mediazione nella quale viene inclusa la formulazione di una proposta per la risoluzione in via bonaria ed amichevole della questione senza adire le vie legali e saltando quindi la lunga e farraginosa trafila giudiziaria. È un terzo imparziale a dirimere la questione in questi casi, valutando l’accordo tra le parti che possono ovviamente essere assistite da un professionista del settore legale.
I vantaggi delle procedure stragiudiziali
Ci sono dei motivi di ordine strettamente pratico e congiunturale a rendere molto più vantaggioso il ricorso a una procedura di tipo stragiudiziale: abbiamo già parlato dei tempi abbreviati e dei costi ridotti rispetto ad un processo tradizionale, ma non sono i soli.
La risoluzione delle controversie attraverso strade alternative infatti è uno strumento di civiltà al servizio della pace sociale che permette a tutti l’accesso alla giustizia spesso riavvicinando le parti che convergono sulla risoluzione per entrambe più conveniente. Il conflitto, come accennavamo in apertura, deve essere visto come fisiologico e non come patologico in questo ambito, e tale tipo di mediazioni sa essere molto più costruttivo permettendo persino alle parti di mantenere tra loro delle relazioni sane ed offrendo, soprattutto nel caso nelle imprese, una visione di sé molto più conciliante con ovvie ricadute positive sulla brand reputation.
Uno degli ulteriori vantaggi della mediazione consiste nell’evitare persino l’interruzione di determinate attività, circostanza che a volte si verifica quando è ancora pendente un procedimento giudiziario in corso.