Come aprire un call center: budget, personale e tecnologie

Nel corso di questi anni abbiamo assistito alla nascita e allo sviluppo di numerosi call center, ovvero di società che, per conto di enti pubblici o di imprese private, si occupano di gestire varie attività come fornire assistenza o informazioni ai clienti. Pensiamo ad esempio ai numeri verdi, o alle aziende o agli enti che si occupano della vendita di pacchetti telefonici.

L’apertura di un call center inbound rappresenta senza dubbio un vantaggio importante perché consente di avviare un’attività in proprio che non si occupa soltanto di vendere servizi o di prendere appuntamenti. Infatti il telefono è uno dei mezzi sempre più usati per fornire supporto e per gestire e risolvere le problematiche di clienti e consumatori. Ma vediamo nel dettaglio cos’è un call center inbound e da cosa si differisce da quello outbound.

Call center inbound vs call center outbound: quali sono le differenze?

Negli ultimi anni il mercato del lavoro è molto cambiato. In passato, infatti, molte operazioni venivano compiute tramite un apposito sportellista, ovvero un impiegato che attraverso una postazione era incaricato di fornire al pubblico delucidazioni e assistenza. Tale strumento era utilizzato in moltissimi settori: bancario, creditizio, di vendita, di relazione con il pubblico o altri.

Con il passare del tempo ha preso piede anche in Italia l’attività di assistenza inbound, nel senso che molte operazioni (che prima venivano compiute da un operatore dietro a uno sportello materiale), vengono oggi compiute in modo telematico o attraverso un telefono: in questo modo l’interessato parla con un operatore per ottenere le informazioni desiderate. Molte attività di marketing, assistenza, vendita e relazione con i clienti, vengono svolte telefonicamente, senza un contatto fisico con l’addetto.

Naturalmente l’apertura di un call center richiede la valutazione di alcuni aspetti preliminari, come ad esempio la necessità di scegliere un software di qualità per la gestione del lavoro. Una scelta importante perché è uno degli elementi che contribuiscono al successo di un call center inbound. Ma vediamo ulteriori dettagli utili.

Sul sito di Roixter sono disponibili info dettagliate e utili su come aprire un call center. Il sito sopra indicato offre consigli per la scelta di soluzioni personalizzate e cucite su misura, volte ad aumentare il proprio fatturato e ottimizzare – attraverso il software fornito dall’azienda – le vendite e i servizi di assistenza ai clienti, con un’interfaccia personalizzabile e intuitiva. Scegliere il giusto software di lavoro è importante, perché gestire le chiamate attraverso programmi lenti, o che si bloccano continuamente, può rallentare notevolmente il lavoro del call center, con tutte le conseguenze immaginabili.

Perché aprire un call center e quali sono i vantaggi

Aprire un call center inbound può rivelarsi un’idea di grande successo imprenditoriale, soprattutto dal punto di vista economico. Infatti questa attività imprenditoriale con il passare del tempo può garantire notevoli ritorni dal punto di vista economico.

La differenza sostanziale tra un call center inbound e outbound risiede nella gestione delle chiamate. Nel primo caso avvengono in entrata, nel senso che il cliente che chiama l’operatore per ottenere informazioni, prendere appuntamenti, acquistare un prodotto o risolvere un problema. Nel secondo caso l’operatore contatta il cliente principalmente per promuovere un prodotto o un servizio.

Gli adempimenti burocratici

L’apertura di un call center richiede dunque un’attenta valutazione, soprattutto degli aspetti tecnologici e umani. Dovendo utilizzare del personale per gestire le chiamate in entrata è importante disporre di un buon software operativo, che permetta di lavorare senza blocchi e inutili perdite di tempo.

Per quanto riguarda gli aspetti logistici, esistono varie tipologie di attività che si possono avviare. Ad esempio la gestione del call center da remoto. Oppure l’acquisto o l’affitto di un locale da adibire a call center, con le relative utenze. In quest’ultimo caso sarà necessario munirsi di apparecchiature elettroniche, come telefoni, computer e naturalmente, software. Una delle soluzioni è il franchising, che offre all’interessato tutti gli strumenti necessari per l’avvio dell’attività, compresi gli hardware e gli strumenti per la formazione del personale. Con notevoli risparmi sui costi di avviamento. Un altro modo per ammortizzare le spese di apertura è quello di verificare la presenza di incentivi dedicati.

Dal punto di vista strettamente burocratico, infine, aprire un call center richiede l’adempimento di alcune procedure essenziali, ovvero quelle normali richieste per l’esercizio di qualsiasi attività imprenditoriale:

– apertura di una partita IVA;
– iscrizione dell’attività nel registro delle imprese;
– comunicazione (al Comune in cui viene iniziata l’attività) dell’avvio della stessa;
– rispetto degli adempimenti Inps e Inail;
– eventuale selezione e assunzione del personale adeguato, con l’adempimento dei principali obblighi di legge.