Il decreto legge D.lgs 81/2008 che ha soppiantato la vecchia legge 626 ha introdotto tutta una serie di norme e figure atte a prevenire l’infortunio e preservare la salute psicofisica dei lavoratori nelle aziende italiane.
Andiamo a scoprire le principali novità per poter dormire sonni tranquilli e non andare incontro a pesanti sanzioni (o nel peggiore dei casi in azioni penali).
Qual é la figura fondamentale secondo la legge?
La figura fondamentale si chiama RSPP, che sta per responsabile del servizio di protezione e prevenzione. Di fatto si tratta di una persona che svolge una funzione consultiva e propositiva, ed è di fatto il punto di riferimento aziendale, in grado di aiutare il datore di lavoro dell’azienda in tutta una serie di mansioni.
- Deve rilevare e saper gestire in modo pro-attivo tutti i rischi possibili derivanti dall’attività lavorativa dell’azienda.
- Deve saper creare un piano contenente le misure di sicurezza e linee guida per tutelare i dipendenti (chiamato DVR – documento di valutazione rischi).
- Creare e selezionare piani formativi allo scopo di formare i dipendenti alla cultura della sicurezza sul lavoro.
- Coordinare tutti gli altri adempimenti obbligatori per legge fra cui: visite mediche obbligatorie per i lavoratori a cadenza regolare, corso di primo soccorso (12 ore), e corso di prevenzione incendi (durata variabile a seconda dell’azienda).
Chi può fare l’RSPP?
L’RSPP può essere di due tipologie: interno o esterno all’azienda. In alcuni casi può anche essere lo stesso datore di lavoro a patto che:
- L’azienda operi in un settore artigiano o industriale e abbia un massimo di 30 lavoratori nel suo organico.
- L’azienda operi in ambito agricolo e abbia un massimo di 10 lavoratori nel suo organico attivo.
- L’azienda sia nel settore ittico con un massimo di 20 lavoratori in azienda.
- Per tutte le altre tipologie, il numero massimo è di 200 dipendenti.
Nel caso vogliate un RSPP interno quest’ultimo dovrà seguire tutta una serie di corsi al fine di risultare idoneo a tale mansione nel modo corretto. Oltre a questo ovviamente la persona prescelta dovrà seguire corsi di aggiornamento ogni 5 anni.
Data la mole di studio e lavoro conseguente alla figura chiave dell’RSSP, il datore di lavoro, come avrete potuto immaginare, può richiedere senza problemi l’attribuzione dell’incarico ad una persona o azienda esterna a patto che quest’ultima sia certificata e abbia diritto a farlo (ovvero abbia sostenuto tutti i corsi previsti dall’ordinamento – moduli a,b,c).
Quali sono le mansioni principali dell’RSPP?
Nello specifico l’RSPP deve provvedere, tra le altre cose, a:
Essere un punto di riferimento, in quanto figura chiave della legge, per tutta l’azienda, che dovrà riversare su di lui qualsiasi tipo di preoccupazione.
Fra i suoi compiti possiamo annoverare anche la responsabilità per il coordinamento dei corsi di formazione per il personale attivo in azienda, nonchè la pianificazione di tutti gli esami medici obbligatori a garantire l’idoneità dei lavoratori.
Per ultimo, ma non meno importante, è colui che sarà responsabile in caso ci fossero incidenti, e pertanto deve preoccuparsi di stabilire un piano di valutazione rischi (dvr) il più completo possibile.
Conclusioni
Pensate che la mole di adempimenti obbligatori sia troppa e complessa? Sì, in effetti la carne al fuoco è davvero tanta, e soprattutto è importante fare tutto nel modo corretto al fine di non incorrere in pesanti sanzioni o nel peggiore dei casi, avere anche risvolti di tipo penali.
Se siete ancora preoccupati che la vostra azienda sia in regola con l’ordinamento, la soluzione migliore è rivolgersi ad aziende specializzate, capaci di svolgere tutti gli obblighi nel modo corretto e lasciare a voi solo la gestione dell’azienda, svincolati da tutti questi (talvolta molto onerosi) obblighi di legge.
Bio Autore:
Angelo Sorbello è un imprenditore siciliano. E’ attualmente a capo della crescita di diverse attività online, tra cui BusinessZoom e Astrogrowth. Puoi facilmente metterti in contatto con Angelo tramite il suo profilo Twitter.