Molte sono le novità apportate dalla legge di Bilancio di quest’anno, soprattutto per quanto riguarda il prepensionamento. La cosiddetta “pensione anticipata” riguarda tutti i lavoratori precoci. Si intende come lavoratore precoce colui che ha iniziato un attività lavorativa a 19 anni e può quindi possedere maggiori contributi.
Tali lavoratori, anche se non hanno raggiunto anni 42 e mesi 10 di contributi (ma hanno versato anni 41 di contributi) possono assistere un familiare considerato dosabile.
Inoltre, è possibile godere della pensione anticipata con anni 41 di contributi se i genitori o il coniuge del familiare che ha bisogno di assistenza hanno compiuto anni 70. Anche se tali soggetti risultano deceduti o affetti da particolari patologie è possibile, in alcuni casi, ottenere il prepensionamento.
Uno dei requisiti fondamentali è dichiarare di aver versato contributi prima dei 12 anni per un minimo di mesi 12. Vediamo nello specifico come è possibile fare domanda per la pensione anticipata.
Domanda di prepensionamento: come fare
Dopo aver presentato una prima domanda con tutti i requisiti necessari, l’Inps può accogliere la domanda. Successivamente, tutti i requisiti vengono verificati e a quel punto è opportuno presentare in concreto la domanda completa.
Come accennato in precedenza, i requisiti sono avere almeno anni 41 di contributi, con 12 mesi versati prima di avere 19 anni.
Ovviamente, è necessario aver smesso di lavorare in maniera definitiva per richiedere il prepensionamento, altrimenti non è possibile ottenere il prepensionamento.
Prepensionamento: le agevolazioni
È necessario inoltre considerare che esiste anche la probabilità di poter andare in pensione con uno sconto all’età di anni 63, ma solo se si ha versato 30 o 36 anni di contributi grazie all’Ape sociale.
Quindi, oltre che poter andare in pensione con 41 anni di contributi (tuttavia solo se si possiede un anno di contribuzione prima del diciannovesimo anno di età), è possibile raggiungere un prepensionamento con contributi all’Ape sociale.
Questo avviene grazie alla Legge di bilancio dell’anno 2017. Con tale legge le possibilità di andare in pensione in anticipo sono maggiori, ma tuttavia ci sono requisiti specifici da rispettare per entrare in tale categoria.
I lavoratori precoci sono quindi tutti quelli che hanno iniziato a lavorare prima dei diciotto anni di età e che sono in possesso di almeno 12 mesi di contributi lavorativi versati prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Detto questo, coloro che vengono considerati lavoratori precoci a tutti gli effetti, possono andare in pensione, considerando che hanno versato anni 41 di contributi e possiedono tutti i requisiti richiesti. Tuttavia, prima di richiedere in modo definitivo il cosiddetto prepensionamento, è opportuno presentare tutte le documentazioni necessari che l’Inps richiede.
Se poi l’Inps accetta la domanda effettuata e tutti i documenti necessari, verrà comunicato come procedere e quando si riceverà il prepensionamento. Altrimenti, non sarà possibile presentare una domanda concreta e si necessiterà di fare un ulteriore verifica. Solo dopo che tutta la documentazione per presentare la domanda sarà accettata dall’Inps sarà possibile ottenere la certificazione di prepensionamento.