Di loghi famosi ne vediamo ogni giorno decine di migliaia: sui nostri abiti e smartphone, per le vetrine, sui manifesti pubblicitari, online. Sono il primo strato dell’abito di quei brand, come una sorta di cappotto. Eppure non tutti sanno quale sia la storia dietro tre dei più famosi loghi registrati di marchi celebri. Eccone alcune!
Apple
Il logo di Apple, come tutti sanno, è una mela con un angolo morsicato. Le ipotesi sono tantissime, mai ufficialmente confermate:
- la mela fa riferimento a Newton, uno dei padri della scienza e della tecnologia come la intendiamo modernamente
- lo scienziato inglese Alan Touring, inventore di Enigma, la macchina che permise ai servizi segreti britannici di decrittare le comunicazioni naziste durante la guerra, morì dopo aver mangiato un morso di una mela. E’ ancora dubbio se la sua morte sia stata l’esito di un suicidio, oppure di un assassinio: forse lo scienziato e matematico venne avvelenato dalle stesse autorità britanniche che aiutò, a causa della sua omosessualità, che negli anni ‘50 era ancora un reato
- forse il morso è un “byte” di dati informatici
- per ultimo, la mela più famosa è indubbiamente quella biblica, mangiata da Eva alla ricerca della conoscenza e della realtà del mondo: un chiaro rimando alla curiosità e all’innovazione dell’azienda
Il logo venne affinato fino al 1998, quando il minimalismo di bianco e grigio divenne la cifra di stile del produttore di smartphone e tablet più famoso al mondo.
Il logo di Google è cambiato moltissimo in pochi anni. L’unica caratteristica ad essere rimasta invariata sono i suoi colori: giallo, blu e rosso.
La particolarità del logo non è comunque nel suo font, famosissimo, né nella parola (usata da chiunque): semmai, è nei doodle. Il doodle è un’animazione o un disegno personalizzato che ciclicamente appare sulla homepage e celebra un avvenimento importante della storia.
La scelta sembra facile da interpretare: Google è il più celebre motore di ricerca del mondo, su cui sono caricati contenuti per tutte le estrazioni e le passioni. Il doodle è un modo di celebrare quell’arricchimento culturale, diventato così facile e raggiungibile con i motori di ricerca.
Amazon
Il logo di Amazon non è cambiato molto, da quando la società di Seattle è stata fondata da Jeff Bezoz. Il dettaglio più ironico ed iconico è però la freccia, che parte dalla “A” del nome e arriva alla sua “z” finale.
Il motivo? Amazon vende di tutto, ogni categoria di prodotto tranne pochissime eccezioni (come droghe, farmaci e armi), per tutti i gusti e le tasche: proprio dalla A, alla Z di un possibile catalogo ideale.