Il certificato carichi pendenti fiscali può essere ottenuto anche online: a richiederlo, naturalmente, deve essere l’interessato in questione. Tale documento, è noto anche come Certificato Unico Debiti Tributari. L’istanza deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate competente, soprattutto quando si deve effettuare un’operazione finanziaria o un’eventuale cessione d’azienda.
Ma qual è la sua utilità e soprattutto come si fa domanda? Per quest’ultimo punto, è bene sapere che puoi richiedere un certificato per carichi pendenti su televisure.it. Internamente sono presenti numerosi dati, come eventuali atti di contestazione, avvisi di irrogazione sanzioni, rettifica, accertamenti. Sono anche contenute somme dovute per la liquidazione.
Certificato Unico Debiti Tributari: a cosa serve?
Dal momento in cui al suo interno si trovano dati finanziari importanti, è utile sotto diversi aspetti, non solo per gli interessati, ma anche per eventuali operazioni lavorative importanti. Di conseguenza, sapere come richiederlo e in quali situazioni è praticamente indispensabile può aiutarti a smaltire i tempi della burocrazia e a farti trovare pronto in qualsiasi occasione.
Ma quando è un bene averlo con sé? Il certificato dei debiti tributari è un documento che si può richiedere all’Agenzia delle Entrate: vengono identificate varie tipologie di imposte – bollo, registro, sostitutive –, ma anche Irpef, Ires, Iva.
In genere, in date situazioni è praticamente indispensabile: per esempio la partecipazione a una gara di appalto, la cessione di quote sociali o rami d’azienda, diverse operazioni di impresa straordinarie.
In ogni caso, gli utilizzi del certificato non sono infiniti: a regolarli è il Decreto Legislativo che risale al 12 gennaio del 2019, il n.14. Si trova nel Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza. Un modo utile per approfondire ulteriormente la questione. In un mondo sempre più legato ai soldi, risolvere le proprie pendenze, tenere sotto controllo la situazione finanziaria e imparare la gestione della crisi è fondamentale.
Come richiedere un certificato carichi pendenti dell’agenzia delle entrate?
Mediante la moderna tecnologia, il documento può essere richiesto anche online. Diversamente dal passato, infatti, sul web si trovano dei siti specializzati per la richiesta del certificato carichi pendenti fiscali. L’Agenzia delle Entrate ha previsto con il Decreto Legislativo n.472/1997 le modalità di domanda: si può andare anche in un ufficio pubblico, tuttavia si deve tenere conto delle eventuali file e attese. È il motivo per cui il sistema online, ad oggi, è il più rapido e veloce, per smaltire i tempi.
Nel momento in cui si va a compilare l’istanza per avere il certificato carichi pendenti, bisognerà ovviamente presentare anche un documento in corso di validità, eventuale partita IVA, domicilio fiscale. Possono rivelarsi utili il passaporto, il libretto della pensione, la patente di guida, la tessera sanitaria. Nel documento deve essere presente una foto e naturalmente deve essere stato rilasciato dall’amministrazione dello Stato. In seguito, sarà poi l’Agenzia delle Entrate a verificare i dati anagrafici, comparandoli nel sistema informativo dell’anagrafe tributaria.
È importante sottolineare che tale documento non è gratuito: i costi per il certificato carichi pendenti sono in ogni caso molto contenuti. Qualora si avesse bisogno di aiuto per compilare il modulo, Televisure offre la possibilità di affiancarti durante il procedimento, in modo tale da ottenere un aiuto importante. Il progetto Televisure è stato fortemente voluto dallo Studio Verona, che opera dal 1998 e si presta a numerosi servizi online, per mettere in contatto i cittadini e la pubblica amministrazione.
Inoltre, aggiungiamo che i tempi per ottenere il Certificato Unico Debiti Tributari sono relativamente brevi: dal momento della richiesta e domanda, l’Agenzia delle Entrate rilascerà il documento entro 30 giorni. In questo modo, si dà la certezza assoluta all’interessato di ricevere il certificato in tempi abbastanza veloci, senza doverlo attendere per settimane o mesi.